13 dicembre 2007

L'informazione spogliata

Se volete comparire sulla prima pagina di Repubblica on line, il portale di informazione più cliccato d'Italia, una ricetta sicura c'è: spogliatevi!
In mancanza di un fisico da modella o da culturista potete comunque ottenere visibilità spogliandovi per una buona causa qualsiasi. Ci sono quelle che si spogliano per protestare contro le pellicce, quelli nudi per protesta contro il maltrattamento degli animali ma ci si può spogliare un po' per qualsiasi motivo, "per l'Amazzonia o per la pecunia". Addirittura esiste anche "il calendario delle casalinghe romagnole che si spogliano per salvare il governo Prodi" (giuro, ho visto anche questo, anche se purtroppo non sono riuscito a catturare l'immagine).

Infatti sulla home page di quello che era una volta un quotidiano quasi serioso, che aspettò anni prima di introdurre il colore in prima pagina, si trova oggi una cliccatissima sezione dedicata al gossip, ai calendari, alle "curiosità" e soprattutto a quelli che si spogliano.

Notizie importanti su La Repubblica

Qualche bigotto a questo punto potrebbe scrivere una predica contro la mancanza di morale, o qualche compagna veterofemminista potrebbe attaccare la mercificazione del corpo femminile spacciata come liberazione... ecc.. ecc..

Ma il problema è diverso. È che in questo modo si confondono i ruoli. Un po' come i telefonini che fanno le foto, i filmini, il lettore mp3 e il browser internet. Non li sopporto. Il telefono secondo me si usa per chiamare e mandare i messaggi. Se vuoi fare una foto ti compri una macchina fotografica... Allo stesso modo, se vuoi vedere il calendario Italian Fetish, vai su un sito di calendari con le donne nude. Se vuoi vedere il calendario dei nuotatori omosessuali, vai su un sito gay. Se vuoi vedere il calendario dei preti vai sul sito del Vaticano. Sul sito di un giornale ci si va invece per essere informati, più o meno male, su quello che succede nel mondo.

Che poi capisco che a qualcuno faccia anche comodo la scusa intellettuale: "no ma io volevo sapere come si chiamavano i partiti oggi, Alleanza per l'Italia, la sinistra e l'arcobaleno, il partito popular populista, cambiano in continuazione e io mi devo pur tener aggiornato... poi ho visto questo servizio sugli ultimi accessori sado-maso e non ho potuto fare a meno di aprire la galleria fotografica...".

Ma questo è lo stato dell'informazione oggi. I contenuti, i commenti, le analisi sono tutte cose noiose e passate di moda. Si correrebbe il rischio di capire davvero qualcosa. Meglio la curiosità morbosa, il video della sparatoria, le facce del giorno (ma dovrebbero chiamarle "le tette del giorno"!), le foto dei funerali: l'importante è guardare. Il trionfo dei guardoni.

6 commenti:

Massimiliano Masi ha detto...

Citando da Claude Izner, Il mistero di rue des Saint-Peres (libro non bellissimo in realta) su un giornale che parlava dell'esposizione di Parigi all'inizio del secolo scorso: ma lascia perdere tutte quelle faccende tecniche sulla torre eiffel! Mettici il disegno di una bella donna che balla il can can con lo sfondo di quella cosa di metallo. E' questo che vuole la gente, Victor. E' con questo che si vende!. Scusa la citazione benpensante ... :-)

Anonimo ha detto...

Come volevasi dimostrare è sempre valido il detto:
Tira più un pelo di fica che un carro di buoi.
Ridiamoci su.
Saluti
Gianpy

Anonimo ha detto...

Quando 4 anni fa mi sono trasferita in Francia, avevo messo il sito della Repubblica come homepage. Era un modo per tenermi aggiornata sull'Italia. Ma dopo aver frequentato questo sito per qualche anno (ebbene si, ce ne ho messo di tempo...) l'ho ribattezzato La Repubblica Porno. Si vedono più tette e culi che notizie serie...Eccellente la tua analisi che confermo in pieno ! Da più di un anno ormai ho scelto come homepage il sito del catalogo delle biblioteche universitarie : almeno sono sicura di trovare una buona lettura...
Alex

Danx ha detto...

Ciao, hai fatto bene a scrivere ciò, anche se la questione andrebbe appronfodita maggioramente.
Io penso che sia un problema che riguarda tutti i settori dell'informazione.
Quando ci sono di mezzo i soldi delle aziende che si pubblicizzano, il giornale, la tv o quel che vuoi, diventa un mezzo, fa da tramite tra noi e loro.
Noi veniamo usati e loro guadagnano.
Ogni giornale si assomiglia perchè ha lo scopo di fare soldi.
Non puoi informare se, esempio, le grandi case automobilistiche ti finanziano. Perchè?
Prova a parlare male di loro, dell'uso sfrenato delle auto e dell'eccessiva velocità, prova ad esaltare le bici dicendo che vuoi 1km di pista ciclabile ogni 500mt di strada per le auto...poi vediamo...CHIUDI!
SIAMO NELLA MERDA
CIAO

Danx ha detto...

Ops, ovviamente volevo scrivere MAGGIORMENTE!

davide scaini ha detto...

anche io ho scritto spesso sul blog delle tette di repubblica...
ti rinfresco la memoria http://www.repubblica.it/calendari/index.htm
forse ritovi quello delle sostenitrici di prodi..
siamo messi bene! tutto va bene!
l'italia è bella!