04 aprile 2006

Anche l'operaio vuole il figlio dottore...

Durante il confronto di ieri (ebbene sì, lo ammetto, l'ho guardato), a parte la promessa finale sull'ICI con l'espressione da piazzista, almeno altre due sparate del Berlusca sono degne di nota.

La prima quando ha descritto Prodi come un comunista che vorrebbe la redistribuzione del capitale, cosa che in effetti lo preoccupa. "La sinistra, e in particolare quella massimalista propone di rendere uguali il figlio del professionista e il figlio dell'operaio. Vuole togliere al ceto medio e dare alla classe operaia". La stessa cosa di cui si lamentava la contessa descritta da Paolo Pietrangeli: "Del resto, mia cara, di che si stupisce? anche l'operaio vuole il figlio dottore e pensi che ambiente ne può venir fuori..." (scarica l'mp3 da un sito della "sinistra massimalista").

La seconda sparata è stata quando ci ha spiegato il vero perché della guerra in Iraq. Noi stiamo esportando la democrazia in quel paese così non avremmo più immigrati da quei paesi nel nostro "paese del benessere". Il metodo potrebbe funzionare: è risaputo che i morti non emigrano.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sei proprio un anarco insurrezionalista!...E secondo le definizioni attuali del tuo presidente del consiglio, penso anche coglione, no?

Maso ha detto...

Come nella vignetta di Vauro di oggi:
Noi coglioni... lui fuori dai coglioni!